venerdì 16 giugno 2017

Lezioni di Grandma - Ep.6 - Peso forma e Sposalizio


Penultima incredibile puntata con nonna Edda;
special guest il noto calciatore max biaggi che ci parla degli albanesi mussulmani


mercoledì 14 giugno 2017

Lezioni di Grandma - Ep.5 - Helzapoppin

Edda la finta vecchia ha fatto di tutto per mandare in vacca sta puntata.
Ci è riuscita alla grandissima


sabato 10 giugno 2017

Lezioni di Grandma - Ep.4 - Incontri ravvicinati del terzo tipo

"Incontri ravvicinati della terza età" volevo chiamarlo,
poi ho avuto paura che la divina si offendesse, sicché eccoci qui col titolo epurato, più classico..


martedì 6 giugno 2017

Lezioni di Grandma - Ep.3 - L'importanza della patente di guida

Ed ecco la terza mirabolante puntata
(già mi so rotto di fa stì lanci, mo inizio a mette i video e basta e chi s'è visto s'è visto)


giovedì 1 giugno 2017

Lezioni di Grandma - Sushi e Bullismo

Ed ecco finalmente la prima puntata official con la bandita fumatrice e lo spettinato occhialuto.
Enjoy, direbbe Vacchi..


mercoledì 24 maggio 2017



Twin peaks al cubo

Per un autore come davidlynch non può che valere il binomio odioamore,
come spettatore.
twin peaks 3 è il suo capolavoro.
Questa è una reincarnazione filmata di lynch come autore;
legata agli esordi sul mainstream, chiaramente.
L’apporto di frost è semplicemente commovente, e secondo me se ci fosse un ciclone twin peaks come gli anni del suo successo non ci sarebbe troppo da meravigliarsi.
La mole di arte contenuta in queste prime puntate giustifica del tutto il valore dell’intero progettosequel.
e, trattandosi di lynch, rilancia al cubo.
twinpeaks al cubo si dovrebbe chiamare.

Minchia che schiaffoni che m’ha dato

domenica 23 aprile 2017

Lezioni di Grandma



Un bel giorno, per caso, mi sono messo a discutere con mia nonna:
si dice profferire o proferire?
Ho fatto due video e li ho schiaffati su fb.
Hanno riscosso successo.
Indi, potrei farne una serie!
Per ora c’è entusiasmo, poi magari in un attimo mi scoccio.
Sono così io, foldo che è una meraviglia (inteso come il fold nel poker ndr)

Lo chiamo Lezioni di Grandma.
"Oh ma che sagoma” detto senza espressione.
Pareri di mia nonna su affari politica oroscopo etc tutto.
Sfrutto mia nonna, si.
Ecco il promo.
Questo video non è stato fatto con una go-pro nonostante c’è una marchetta sulla stessa alla fine.
Mi piaceva l’effetto.
A mia nonna la sigla iniziale non piace.
Mo è arrivata Kubrick è arrivata.

sabato 4 febbraio 2017

L'incubo delle cucine al cubo



Nelle scorse settimane mi sono infilato negli occhi le 4 stagioni di Cucine da incubo ita.
L’ SOS Tata della gastronomia, in pratica.
Lo chef A.Canavacciuolo viene chiamato dal ristoratore di turno in crisi per farsi “pimpare” la cucina.

(“pimpare” da Pimp My Ride, un altro programma tv dove gente con la macchina scassata se la fa aggiustare, imbellettare etc..)

La mia impressione è che spesso la gente vuole davvero solo un restyling del locale aggratiss e poi ciaone.
In realtà Antonino va là e li ribalta tutti quanti.
Cerco di spiegarmi.

Lo chef si presenta verso l’ora di pranzo nei pressi del locale sgarrupato con l’insegna sbiadita, ed inizia ad inveire sarcasticamente sui proprietari per la disorganizzazione.
Finalmente entra, fa la conoscenza dello staff, ed inizia ad ordinare vari piatti da assaggiare.
E qui iniziano gli insulti sulla roba scadente, congelata, gli impiattamenti.
Non lesina in parolacce, il ragazzo eh..
Ma a questo ci hanno già abituato. Lo abbiamo capito, gli chef sono gente incazzosa. Ook.

La sera lo chef si mette a guardare il servizio della cena.
A servizio concluso (di solito con clienti che vanno via e proprietari in lacrime) li asfalta.

Quindi lo staff viene portato a fare delle esterne per riniziare a credere nella forza del gruppo, robe così un po’ da boy-scout ma vabbè, dicheno che sta roba funziona, sicché vabbè..
(epico quando hanno portato i fasci ubriachi a giocare a softair)

Poi c’è un momento che pare senza tempo dove lo chef insegna due piatti al cuoco, di solito riempiendolo di consistenti pacche.

Il giorno dopo i tipi commossi vedono il locale tutto pimpato, il nuovo menu
(tutto deciso dallo chef, ma non sarà un po’ na prepotenza? ho capito i consigli però così me lo stai a fa tu il tema, voglio dire)
e s’abboffano.

La sera, durante il servizio, belli, carini, con le divise nuove, sono tutti mezzi mazinga, roba così e la clientela fa i complimenti e questi credono di nuovo nella vita e via dicendo.

Lo chef li mena un’ultima volta salutandoli ed “addios” pronunciato male.


Sarà circa una settimana che ho preso a cucinare a casa dei miei.
Successone, anche se non so mai quanto facciano finta per farmi piacere.
Ad ogni modo mia madre dice che non ricordava di aver mai visto nonna mangiare lo sgombro al carpione.

Mia nonna è impressionata dagli impiattamenti.

Però, io un po’ di paura nell’estetica ce l’ho.

Sia chiaro, ci casco anche io eh, però un po’ di sospetto per la bellezza, robe così, rimane.


Ok, sapete perché il vino è così lucido brillante bello che specchia i lampadari?
per i solfiti.
Lo zolfo, insomma, satana.

MCC?

(visto? scritto di nuovo MCC invece che WTF, poppopoppopoppò)
Ebbene si.
SATANA.

In realtà i piatti devono essere buoni, saporiti, devi salare poco ma tutti gli ingredienti.
Lo chef dice che le parole chiave devono essere morbidezza croccantezza e un po’ di acidità.
Poi se ti vuoi divertire puoi giocare su consistenze, cotture diverse, contrasti di calore, colori, odori sapori etc..
Prodotti freschi, chiaro.

L’altro giorno guarda un po’ m’è venuta voglia di giapponese.
Ma non giapponese di livello, macché.
Certa robaccia Allyoucaneat con 23 euro ti mangi civiltà ittiche, non famiglie, CIVILTA’.

Insomma compro glassa di aceto balsamico
(invece che salsa di soia, tu vuo fa il giapponese e poi all’ultimo c’hai il riscatto patriottico? ma vaffanculo va)
philadelphia (due “ph”? non ricordo, vabbè),
kiwi perché niet fragole,
salmone affettato affumicato quello sul cartoncino dorato, ci siamo capiti.

Impiatto paraculo, a casa lo hanno adorato.

Esce fuori che stamattina torna mia sorella coll’ homo suo (vivono a Roma, uso espressioni romanesche, che ne so).
Mia madre mi incalza per rifare “quell’antipastino sfizioso col salmone”.
Cioè nessuno qui dentro si è accorto che ho fatto un SIGNOR risotto allo zafferano con crema al peperone e basilico, nessuno??
Ma vabbè, tant’è.

Con la coda tra le gambe sono andato a fare la spesa e ho avuto la decenza di farmi dare il salmone fresco.
Lo cospargo di sesamo, lo cuocio in qualche modo, e chi s’è visto s’è visto.

Se mi vede Antonino mi da’ una pacca che mi spunta un polmone dalla bocca diobono.

venerdì 20 gennaio 2017

Provaci ancora, Dad.





10:25 della mattina, mi sveglio di soprassalto.
Terremoto.
Scendo in cucina, c’è mia nonna che fuma. Guarda in alto.
“Questi non si smuovono neanche con le cannonate”.
Si riferisce ad i due piccoli lampadari. Immobili.
Provo a riaddormentarmi. Ma mi sveglio ancora di soprassalto.
La seconda scossa. Stavolta i lampadari si muovono eccome.
Più che la paura lo stress, perché svegliarsi due volte di fila così, è piuttosto stressante.
Come la mancanza dell’acqua calda, il freddo, le scarpe slacciate e umide quando nevica.
Chiamo mio padre. E’ piuttosto stressato anche lui: l’edificio dove lavora ha avuto un allagamento a seguito della combo neve+terremoto.
Ma c'è di peggio.
Una volta litigai di brutto con mia madre. Avevo 17 anni. Mi chiusi in camera e non uscii tutto il giorno.
Ma.
Dovete sapere che ho una GRANDIOSA collezione di VHS, io.
E presi a guardare film che ancora non avevo visto.
Finii presto entrambi gli horror che mi mancavano (ero in fissa con gli horror) e, dopo una lunga e serrata cernita, mi trovai a scegliere tra una commedia ed un documentario.
Pensai che il doc. fosse troppo impegnativo per la circostanza (ero pieno di pensieri) e virai sulla commedia.
“Provaci ancora Sam” di H.Ross, con W.Allen, D.Keaton e T.Roberts.
L’avevo fino a quel momento tralasciato perché Allen non era accreditato alla regia e, ingenuamente, pensai fosse un mero lavoro “alimentare”.
Mi sbagliavo, Allen aveva curato soggetto e sceneggiatura.
Non ero in forma. E la mia emotività non era adatta neanche per la commedia, forse.
Purtroppo, ripensando al litigio con la genitrice, scoppiai a singhiozzare durante tutta la prima voce over di Sam.
Poi, naturalmente, accadde.
Il climax iniziò con i bikers, la rissa fuori dal locale.
Ogni linea una battuta, una mitragliatrice.
Nella scena successiva Allen raccontava l’accaduto alla coppia di amici che l’ospitavano.
Notai che D.Keaton cercava di trattenersi guardando in basso, ma ad un certo punto nulla poté evitarlo: sbottò a ridere, trascinandosi dietro anche il buon T.Roberts.
(Allen stava improvvisando, e mi misi in testa l’idea che volesse realmente impressionare l’attrice per portarsela a letto, cosa che ovviamente accadde per molti anni dopo la pellicola e dette alla luce un capolavoro chiamato "Annie Hall", ma questo è un altro film)
Fu quello, un misto di commozione per la figura tragica di Sam e l’ilarità indiscussa che la scena provocava fuori e dentro il set.
La risata mi liberò dalla tristezza.
Ecco vorrei fare lo stesso facendo vedere a mio padre la prima e per ora unica serie di Allen, Crisis in Six Scenes.
Quindi gli mando il link.
Bene.
A questo punto non so se è peggio il binomio neve/terremoto o miopadre/tecnologia.
E' riuscito a farsi infettare il pc accettando tutte le proposte degli annunci ingannevoli.
Così mi immagino mio padre assediato dai pop-ups di Brazzers o jasmineLive.
La linea telefonica va e viene sicché non lo sento da un paio di giorni, non so se alla fine è riuscito a vedersi qualche puntata.
Bè, Allen o Brazzers, in un modo o nell'altro spero di averlo confortato :D
https://www.youtube.com/watch?v=ScXZKbtyrhc