venerdì 20 gennaio 2017

Provaci ancora, Dad.





10:25 della mattina, mi sveglio di soprassalto.
Terremoto.
Scendo in cucina, c’è mia nonna che fuma. Guarda in alto.
“Questi non si smuovono neanche con le cannonate”.
Si riferisce ad i due piccoli lampadari. Immobili.
Provo a riaddormentarmi. Ma mi sveglio ancora di soprassalto.
La seconda scossa. Stavolta i lampadari si muovono eccome.
Più che la paura lo stress, perché svegliarsi due volte di fila così, è piuttosto stressante.
Come la mancanza dell’acqua calda, il freddo, le scarpe slacciate e umide quando nevica.
Chiamo mio padre. E’ piuttosto stressato anche lui: l’edificio dove lavora ha avuto un allagamento a seguito della combo neve+terremoto.
Ma c'è di peggio.
Una volta litigai di brutto con mia madre. Avevo 17 anni. Mi chiusi in camera e non uscii tutto il giorno.
Ma.
Dovete sapere che ho una GRANDIOSA collezione di VHS, io.
E presi a guardare film che ancora non avevo visto.
Finii presto entrambi gli horror che mi mancavano (ero in fissa con gli horror) e, dopo una lunga e serrata cernita, mi trovai a scegliere tra una commedia ed un documentario.
Pensai che il doc. fosse troppo impegnativo per la circostanza (ero pieno di pensieri) e virai sulla commedia.
“Provaci ancora Sam” di H.Ross, con W.Allen, D.Keaton e T.Roberts.
L’avevo fino a quel momento tralasciato perché Allen non era accreditato alla regia e, ingenuamente, pensai fosse un mero lavoro “alimentare”.
Mi sbagliavo, Allen aveva curato soggetto e sceneggiatura.
Non ero in forma. E la mia emotività non era adatta neanche per la commedia, forse.
Purtroppo, ripensando al litigio con la genitrice, scoppiai a singhiozzare durante tutta la prima voce over di Sam.
Poi, naturalmente, accadde.
Il climax iniziò con i bikers, la rissa fuori dal locale.
Ogni linea una battuta, una mitragliatrice.
Nella scena successiva Allen raccontava l’accaduto alla coppia di amici che l’ospitavano.
Notai che D.Keaton cercava di trattenersi guardando in basso, ma ad un certo punto nulla poté evitarlo: sbottò a ridere, trascinandosi dietro anche il buon T.Roberts.
(Allen stava improvvisando, e mi misi in testa l’idea che volesse realmente impressionare l’attrice per portarsela a letto, cosa che ovviamente accadde per molti anni dopo la pellicola e dette alla luce un capolavoro chiamato "Annie Hall", ma questo è un altro film)
Fu quello, un misto di commozione per la figura tragica di Sam e l’ilarità indiscussa che la scena provocava fuori e dentro il set.
La risata mi liberò dalla tristezza.
Ecco vorrei fare lo stesso facendo vedere a mio padre la prima e per ora unica serie di Allen, Crisis in Six Scenes.
Quindi gli mando il link.
Bene.
A questo punto non so se è peggio il binomio neve/terremoto o miopadre/tecnologia.
E' riuscito a farsi infettare il pc accettando tutte le proposte degli annunci ingannevoli.
Così mi immagino mio padre assediato dai pop-ups di Brazzers o jasmineLive.
La linea telefonica va e viene sicché non lo sento da un paio di giorni, non so se alla fine è riuscito a vedersi qualche puntata.
Bè, Allen o Brazzers, in un modo o nell'altro spero di averlo confortato :D
https://www.youtube.com/watch?v=ScXZKbtyrhc