sabato 23 gennaio 2021

Avere Anni 20 con Joe Perrino, Leon Faun e Esseho

 

Ho comprato un giocattolino dalla Cina per illuminare meglio

La nuova puntata di Avere Anni 20, il format musicale atto ad informarvi sulle ultime news di settore e a compilare su Youtube e su Spotify la playlist “Canzoni emergenti italiane dal 2020”;

anche questo weekend ho selezionato tre brani, il primo è


Joe Perrino - La gelosia


Un brano destabilizzante, che parte con un chitarrone western alla Tarantino per poi confluire in un ritornello tarantello da paese.

La voce maschile, corredata nell’inciso da cori, è un mix tra Carosone e Tom Waits;

il testo, tra serio e faceto, tratta la gelosia ossessiva, di colui che attribuisce tutte le proprie nefandezze come responsabilità della partner.

Una cosa diseducativa, mi verrebbe da dire, però tutto l’insieme, con una particolare menzione ai virtuosismi barocchi della voce femminile nel finale, rendono per me questo brano avanguardia pura.


“la gelosia la gelosia la gelosia mi fa impazzì”


Leon Faun - Occhi Lucidi


Chi è questo imberbe principino che evoca i vecchi crooners italiani ma che riesce a mischiare questa aristocratica antichità con poi una metrica modernissima.

Bella la strofa, bellissimo l’inciso e molto funzionale se dato in paso al pubblico già dalla prima nota come in questo caso.

Come avevo detto in qualche precedente puntata, non guardo il numero di visualizzazioni prima di aver ascoltato il brano.

Non ho fatto eccezione questa volta e mi sono domandato se questo brano avesse avuto il successo che avrebbe meritato come spesso non accade in artisti che per me dovrebbero sfondare ed hanno invece poche centinaia di visualizzazioni.

Questo Leon Faun ha sfonnato! Ad oggi più di un milione di visual.

Allora quando alla gente gli si da la roba bona ancora se la magna, meno male, perchè magnate anche un sacco di…


Esseho - Costellazioni


Ho pensato subito “Tha Supreme” sentendo le prime sillabe, è chiaro che il riferimento per i due è comune, qui c’è ancora più marcata la consonante pronunciata alla americana, che a me ricorda le interviste di Mastroianni che parlava a denti stretti perchè aveva paura che uscisse la dizione romana sguaiata. 

Cmq che qualcuno sia arrivato prima a proporre questo genere in italiano non toglie che la prosecuzione del discorso di questo Esseho sia valido.

Ora la missione è allontanarsi dal precedente e creare uno stile personale.

Io dico che sto ragazzo è sulla strada giusta


chiudo

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