lunedì 21 marzo 2022

Avere Anni 20 con Amalfitano, Ibisco e Luca Rustici ft. Foja

Mi sono lanciato su Twiz, faccio una trasmissione che si chiama Non è Mtv. Non molto originale, un po’ da nostalgici, anche. D’altro canto fa sì che io sia spronato ad ascoltare tantissimi brani, e questo non può che essere un bene. Cambia qualcosa anche nelle playlist. Terrò quella su Youtube dal titolo “Canzoni Emergenti Italiane dal 2020”, ma non verrà invece più aggiornata l’altra, omonima, su Spotify. Questo perchè ho fatto un profilo premium che mi serve per una serie di cose che in questo modo mi rimangono più comode. Veniamo a noi: Il primo artista di questa puntata è Amalfitano. Amalfitano - Ogni mia sbronza Ex fondatore di Joe Victor, inizia la carriera da solista nel 2020 e questo è il quinto singolo sfornato. E’ vecchio dentro Amalfitano, ma in senso buono, è come quando in radio ascolti per la prima volta qualche cantautore dimenticato dal circuito popolare, che so, Bruno Lauzi, e sei contento di sapere che hai da scoprire la produzione di un autore che il mondo ha già scoperto e tu ancora no. Ecco sa di vecchio classico. Eppure vive nel presente. Joe Victor era un progetto in inglese, questo è in italiano, e al di là delle personali considerazioni in merito, mi sembra che tocchi meglio le corde emozionali. Passare una notte in giro da solo sbronzo e patetico è un’esperienza che Amalfitano ha provato, e questo brano lo restituisce. Empatizzare in questo caso è empirico. Ibisco - Chimiche Chimiche è singolo estratto dall’ultimo album di Ibisco, “Nowhere Emilia”, bello cupo, tosto. Che bello sentire che esce fuori il genere, ma è in italiano. Sono un disco rotto, lo so. So passioni… Videoclip finto-vecchio con effetti del dopoguerra. Molto divertente. E’ infatti un videoclip che ho passato spesso e volentieri nella mia rubrchina Non è Mtv. Certo ci si sente dentro tanta dark wave, un po’ di Bauhaus, non è la cosa più moderna possibile. Ma non è detto che questo sia un male. I generi, anche quando smettono di essere “di moda”, hanno comunque un’evoluzione che va a comporre il mosaico inerente alla storia del genere. E in questo senso alcuni progetti, càpita che non diventino mai popolari o che non arricchiscano i creatori degli stessi, ma magari li destinano all’immortalità. Mi vengono in mente i Negazione, ma potrei anche scomodare gli Skiantos. Luca Rustici ft. Foja - Mane e’ rose Non conoscevo Luca Rustici, mea culpa, ma conoscevo i Foja, solitamente garanzia di musica pregevole. Indagando sull’artista ho scoperto una gavetta di quasi quaranta anni, e si sentono benissimo. Il circuito musicale napoletano, fortunatamente, non ha mai smesso di essere fervente. Veniamo al brano, certamente si sente qualcosa che rischia di risultare un po’ polveroso, come l’assolo (seppur grazioso) di chitarra sul finale. Ma qui non si gioca a chi tira fuori l’ultima ricerca di mercato, ma a fare musica che emozioni. E le parole di Mane e’ rose sono oneste e musicali, la canzone rimane piacevolmente in testa e anche l’apporto dei Foja è al servizio dell’artista senza snaturarlo con operazioni di (dico parola oriiiiibbile) “svecchiamento”.

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