Fiuuu, for an hair…
Questa volta non è stato Mike Tyson ad attentare all’orecchio di qualcuno, ma il ventenne Thomas Crooks, appassionato d’armi. Pensavano tutti per collezionismo, come quelli che dicono di collezionare le spore dei funghi allucinogeni.
E invece.
La storia degli Stati Uniti è piena di polvere da sparo, anche perchè per la polvere normale ci vorrebbero molti più anni di storia.
Da Lincoln ai fratelli Kennedy sono tanti i caduti presidenziali, ma oggi voglio affrontare il “fiuuuu, per un pelo” che ha visto coinvolti altri presidenti americani un po’più fortunati.
1835. Mentre assiste ai funerali di un deputato della Carolina, Andrew Jackson, settimo presidente degli Usa, viene puntato dalla pistola di Richard Lawrence che si inceppa. L’attentatore tira fuori una seconda pistola neanche fosse il protagonista di Taxi Driver, ma si inceppa anche quella. Il presidente quasi ammazza Lawrence col bastone da passeggio.
1912. Nel Wisconsin, mentre sta facendo un comizio, Theodore Rooswelt viene sparato da John Schrank, gestore di saloon (hey gringo).
La mira, a differenza di Thomas Crooks, è buona.
Il proiettile si conficca nel petto, ma il colpo viene attutito da due elementi: la custodia d’acciaio degli occhiali e un plico di 50 pagine di un discorso che doveva fare.
Il presidente si assicura che l’attentatore venga arrestato, ma che non gli si torca un capello. Poi, non vedendo perdite di sangue, continua il suo discorso fino a concluderlo.
Una volta in ospedale i medici dicono che per come sta messo, è meglio lasciarlo lì, come Gino Paoli.
1933. E’ la volta di un altro Roosevelt, Franklin Delano Roosevelt.
L’attentatore è un anarchico italiano: Giuseppe Zangara, calabrese, 150 cm per 50 kg, un bocconcino. Per sparare al presidente sale su una sedia, ma combina un casino. Ferisce 5-6 persone attorno a lui e uccide il sindaco di Chicago. Qualcuno ha sperato che la fascia da sindaco avrebbe attutito lo sparo.
E invece.
1950. Viene attentata la vita di Harry Truman, successore di Roosvelt. Questa volta gli attentatori sono due, portoricani. Truman viene salvato da una sua guardia del corpo che gli fa da scudo come nei film e muore, il suo nome è Leslie Coffelt.
Il suo nome è Leslie Coffelt, il suo nome è Leslie Coffelt.
1972. Non succede niente a Nixon, perchè l’attentatore, Arthur Bremer, rinuncia ad attuare il suo piano, come de niro in taxi driver. Tempo dopo troveranno il diario con tutti i dettagli.
Un tentativo effettivo viene fatto invece nel
1974. il mio preferito, con tutto il rispetto per gli altri criminali. Ci mancherebbe.
Samuel Joseph Byck, un venditore di mobili di Philadelphia, ruba la pistola ad un amico, si costruisce una bomba artigianale e prende un aereo. Entra nella cabina dei piloti e dice: Presto, alla casa bianca! come se avesse preso un…taxi. Ma i piloti lo intontiscono con le procedure burocratiche e questo allora sfinito spara ai piloti e poi si spara da solo..
1975. Lynette Fromme, detta Squeaky, membro della Manson family -mistica nella sua tunica rossa con la pistola infilata in una fondina legata sulla coscia- mira George Ford, ma la pistola, anche stavolta, s’inceppa.
Ebbene, non è l’unica donna di questo macabro elenco.
17 giorni dopo Lynette, il 22 settembre 1975, anche Sara Jane Moore spara a Ford. Oliver Sipple, ex-marine invalido di guerra, vede la pistola e devìa il braccio della donna.
1981. E’ la volta di Ronald Reagan. John Hinckley Jr spara al presidente perforandogli un polmone. Dichiara di averlo fatto per impressionare Jodie Foster da cui è ossessionato dopo averla vista nel film Taxi Driver. Ok.

E per finire, filotto di doppiette:
1994. Presidenza Clinton. Frank Eugene Corder si schianta con un aereo biposto sulla casa bianca. Ma cosa vuoi fa con l’aereoplanino, dai su. Con tutto il rispetto. Questo a settembre.
A ottobre un ex militare di nome Francisco Martin Duran se ne sta fuori dalla casa bianca con un cappotto lunghetto, un po’ come quello di Travis Bickle. Ma sotto non è nudo come ci si aspetterebbe, ma ha un fucile semiautomatico con cui esplode 30 colpi in direzione della casa bianca. Viene placcato da tre passanti in vena di eroismo.
E poi poi invece non c’hanno manco uno straccio di pagina wikipedia. C’hanno i nomini in rosso, c’hanno.
Febbraio 2001. Bush Jr. Un altro che si mette a sparare a casaccio. Si chiama Robert Pickett e ingaggia uno scontro a fuoco con la polizia. Ad un certo punto c’è uno stallo in cui minaccia prima sè stesso e poi i poliziotti, poi di nuovo sè. La gente dice questo è matto, e uno gli spara al ginocchio. Matto per matto è andata bene, nel 2003 lo hanno rilasciato, gli hanno detto “oh però mi raccomando…”
Maggio 2005. Georgia. Vladimir Arutyunian lancia una granata contro il podio sul quale sta parlando Bush col presidente georgiano. Oh, non si va ad inceppare la granata…I due presidenti lì per lì manco si accorgono dell’accaduto.
2008. L’Fbi funziona tipo Minority Report. Vengono arrestati Daniel Cowart di 20 anni e Paul Schlesselman di 18 mentre pianificano di decapitare Obama e altri 188 afroamericani in nome della supremaz….si vabbè lallera, arrestati. Quant’è bella giovinezza che si fugge tuttavia.
2013. L’Fbi funziona davvero. Sventato un altro attentato ad Obama. Qui siamo quasi nella fantascienza.
Glendon Scott Crawford e Eric Feight progettano un’arma volante che esplode emettendo radiazioni. Poi dice che i film della Marvel non hanno fatto danni.
Conclusione.
Oh, ce ne staranno pure altri, ma io questi ho trovato. Volevo fa na cosa veloce è tre giorni che vado avanti a scovare attentati falliti.
Tutta questa ricerca mi ha messo tanta voglia di riguardarmi Taxi Driver e basta.
Ce l’ho in VHS. Ce ne ho migliaia di VHS. Perchè ho detto mo le colleziono in un futuro varranno qualche soldo.
E invece.